lunedì 27 giugno 2011

Residenza di Akira Kasai a Tuscania 22 Luglio 6 Agosto 2011

Persefone

Maria Pia D’Orazi – LiosNon Company – Magazzini della Lupa

in collaborazione con

Marcello Sambati-Dark Camera, Silvana Barbarini-Vera Stasi e Gianni Staropoli

presentano

Persefone – Danza al confine tra due mondi

Tuscania 22 luglio – 6 agosto

1° edizione

Dal butō italiano all’euritmia giapponese

PROGRAMMA

Spettacoli – (Itineranti. Appuntamento: Magazzini della Lupa)

22 luglio

h 19.00 Latenze di Flavio Arcangeli (danza) e Oreste Floquet (fagotto)

Arco di Via dell’Orso

h 20.00 Ἑκάτη, Hekátē di Marie-Thérèse Sitzia (danza)

Lavatoio

h 21.00 Primo Movimento di Stefano Taiuti (danza) e Luca Tilli (violoncello)

Luogo da definire

23 luglio

h 19.00 Oros. Performance di danza, equitazione e musica

Performers: Alessandro Pintus – Francesco Caponetti – Brio

Musiche: Marcello Duranti

Parco Tor di Lavello

h 20.00 Impro di Adama – Alessandra Cristiani, Samantha Marenzi, Maddalena Gana (danza) + Luca Venitucci (fisarmonica, voce) Roberto Bellatalla (contrabbasso)

Fontana delle Sette Cannelle

h 21.00 La cattedrale inghiottita. Eurythmie Duo di Reiji Kasai e Shō Terasaki (Akira Kasai Company)

Anfiteatro – Parco Tor di Lavello

24 luglio

h 19.00 Esitazioni di Melissa Lohman (danza) e Marcello Sambati (voce)

Luogo da definire

h 20.00 Solo – per strumenti musicali, oggetti e voce di Luca Venitucci

Luogo da definire

h 21.00 R-moahals. Le mammelle dell’Italia di Akira Kasai

Itinerante

6 agosto

h 20.00 Performance conclusiva

Akira Kasai Company e Compagnia Eliogabalo

Magazzini della Lupa

Workshop (Magazzini della Lupa, via della Lupa 10)

Luglio 25, 26, 27 e 28

ore 10-14 Akira Kasai Company e Compagnia Eliogabalo

(Reiji Kasai – Alessandra Cristiani – Shō Terasaki – Alessandro Pintus)

29, 30, 31 e 1 agosto

ore 10-14 Akira Kasai

2, 3, 4, 5 agosto

ore 10-14 Akira Kasai Company e Compagnia Eliogabalo

(Reiji Kasai – Marie-Thérèse Sitzia – Shō Terasaki – Flavio Arcangeli)

INFORMAZIONI

Spettacoli: 8 euro a serata per tre performance.

Il costo del workshop complessivo (due settimane dal 25 luglio al 5 agosto) è di 380 euro.

Una settimana (dal 25 luglio al 1 agosto oppure dal 29 luglio al 5 agosto, sempre compreso Akira Kasai) è di 280 euro.

Il costo del workshop con Akira Kasai (dal 29 luglio al 1 agosto) è di 220 euro.

Info e prenotazioni (entro il 15 luglio con acconto non rimborsabile): mariapa.dorazi@fastwebnet.it / cell 347 8551021

È possibile pernottare a Tuscania al costo di 15 o 18 euro in ostello o casa privata, per informazioni contattare Silvana Barbarini: tel 0761 434078 / cell 348 4798951 / silvanabarbarini@libero.it

COME RAGGIUNGERE TUSCANIA
In auto da Roma: Cassia Veientana direzione Viterbo/dopo Vetralla statale per Tuscania. Oppure Aurelia/a Torrimpietra autostrada per Civitavecchia /poi statale per Grosseto/a Tarquinia statale per Tuscania.
In auto da Torino-Genova: autostrada fino a Rosignano/Aurelia fino a Montalto di Castro/da qui statale per Tuscania.
In auto da Milano e altre città: l’uscita di autostrada più vicina è Orte.
In treno le stazioni più vicine sono Civitavecchia (sulla linea Torino-Genova-Roma) e Tarquinia (da Roma locali per Pisa-Grosseto) oppure Orte (sulla linea Milano-Bologna-Roma).
In aereo gli aeroporti più vicini sono Roma Fiumicino (traffico aereo normale) e Roma Ciampino (low cost).

Persefone – Danza al confine tra due mondi è la prima edizione di un festival che vuole essere un momento d’interazione fra danza, musica, poesia e ambiente naturale. Al suo debutto è l’ideale proseguimento di una collaborazione decennale fra il danzatore giapponese Akira Kasai, Maria Pia D’Orazi giornalista e storica del teatro che lo ha presentato in Italia, e le formazioni Lios e Non-Company confluite in parte nella nuova compagnia Eliogabalo che lo stesso Kasai ha formato al termine dell’ultimo progetto realizzato insieme fra Roma-Palermo e Napoli negli ultimi due anni (Progetto Eliogabalo 2009/2010). Un nucleo storico che a Tuscania incontra il regista e poeta Marcello Sambati, la coreografa Silvana Barbarini e l’artista delle luci Gianni Staropoli per una nuova evoluzione del lavoro.

Pensato come un insieme di spettacoli e laboratori tenuti dal maestro Akira Kasai con la sua compagnia giapponese (Akira Kasai Company) e quella italiana (Compagnia Eliogabalo), il progetto apre al pubblico un percorso di ricerca che propone una riflessione sul significato del corpo, e sul rapporto fra corpo e immaginazione, attraverso il confronto fra butō ed euritmia. Nello stesso tempo ricostruisce la possibilità d’incontro di queste due differenti discipline a partire da un condiviso nucleo di significato, così come si realizza nel lavoro di Akira Kasai – la leggenda vivente della danza butō giapponese – che si è dedicato allo studio dell’euritmia dalla fine degli anni Settanta.

Akira Kasai

«Pur essendo conosciuto oggi come uno dei fondatori e il più grande interprete vivente del butō, allievo ed erede di Kazuo Ōno, in realtà Akira Kasai si occupa di euritmia da circa trent’anni. Nella sua danza e nella sua investigazione sul movimento, butō ed euritmia sono ormai indissolubilmente legate. (…)

A chi gli chiede oggi che cos’è il butō, Kasai risponde che non gli interessa saperlo. Quello che cerca invece è “un corpo autentico che possa far nascere la parola vera”:

Perché danzo? Dentro di me ci sono cose che non posso esprimere con le parole e allora danzo. Questo non vuol dire però che io non abbia fiducia nelle parole o che non creda nelle parole. Al contrario, io cerco di riconoscere la vera forza della parola. Le nostre parole sono un puro strumento per trasmettere il significato, hanno perso il potere di guarire. Ma la parola vera è un fluire di vita. Io voglio trasformare parole ridotte a simboli in parole di vita. E se nascerà questa parola potrò smettere di danzare”.

A distanza di circa un secolo dal manifesto con cui Antonin Artaud vagheggiava un teatro che non fosse solo letteratura e pastoie psicologiche, evocando la nascita di un nuovo linguaggio che recuperasse la necessità della parola e la sua antica efficacia magica anteriore alla calcificazione del significato, Akira Kasai rilancia la sfida sperimentando nella danza una inedita relazione fra corpo e linguaggio che mette insieme, in un amalgama originale e personalizzato, i principi del butō e quelli dell’euritmia di Rudolf Steiner. L’obiettivo non è tanto o solo artistico, perché “la parola vera può nascere unicamente se tutti gli uomini sono in grado di crearla”. L’obiettivo è un corpo abitato dalla coscienza e non interessa solo il danzatore. Il butō ha stabilito una connessione fra il corpo e la coscienza come punto di partenza della danza, ma le procedure per realizzare una simile connessione cambiano poi a seconda della personalità e della storia di ciascun danzatore. L’euritmia è una tecnica che individua un modo di connettere corpo e coscienza eseguendo un complesso sistema di vocali, consonanti e note musicali che rappresentano diverse sfumature di energia, direzioni, relazioni spaziali, corrispondenze fra interno ed esterno, microcosmo e macrocosmo, corpo e mondo. Il motore del movimento è l’energia necessaria per emettere la voce, ma anche l’energia della volontà del pensiero e dell’emozione. C’è un modo codificato per creare uno spazio all’interno del corpo, per concentrare l’attenzione nella materia oppure nello spazio. L’importante è tentare di legare i movimenti all’immaginazione, in modo da costruire un ostacolo al normale flusso del moto che possa far scaturire un diverso livello di energia».

Maria Pia D’Orazi (Biblioteca Teatrale, 2011)